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Giornate Fitopatologiche 2022

Bologna - 21 - 24 giugno 2022

SPERIMENTAZIONE BIENNALE IN VIGNA PER LA GESTIONE DELLE RESISTENZE AL GLIFOSATE

Capitolo “Difesa delle piante infestanti” - volume primo - pag. 343-352

Autori: Andrea Borio, A. Ferrero, S. Lavezzaro

Sin dalla sua introduzione, il glifosate è stato l'erbicida più utilizzato nel diserbo del sottofila delle colture arboree e del vigneto. L'uso ripetuto dell’erbicida, comunemente senza l'integrazione di altri principi attivi ha favorito a partire dagli anni 2010 la comparsa di popolazioni resistenti di Lolium perenne e Conyza canadensis, dapprima negli uliveti pugliesi e in un secondo momento nei vigneti piemontesi. In tali condizioni nel biennio 2020-2021 è stata svolta una sperimentazione in Piemonte allo scopo di verificare l'efficacia di linee di controllo delle due malerbe basate sia sull'impiego di glifosate, da solo o in miscela con carfentrazone- ethyl o pyraflufen-ethyl, sia su interventi con graminicidi contenenti propaquizafop+ fluazifop- p-butile+ clethodìm+ quizalofop-p-ethyl diversamente integrati, prodotti ad azione residuale quali diflufenican, oxifluorfen, pendimethalin o flazasulfuron. I risultati dello studio hanno evidenziato un contenimento costante delle due specie, sia con le miscele di flazasulfuron impiegato con glifosate, o carfentrazone-ethyl o pyraflufen-ethyl+ sia con la miscela di flazasulfuron e oxifluorfen. Significativamente più ridotta è risultata l'attività dell'acido pelargonico impiegato da solo e nulla quella del glifosate applicato da solo, anche con utilizzazioni ripetute. Parole chiave: conyza canadensis, Lolium perenne

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