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Giornate Fitopatologiche 2020

Bologna S. Lazzaro (BO) - 27 ottobre-12 novembre

PROVE DI CONTROLLO CHIMICO E BIOLOGICO DELLA MOSCA DELLE OLIVE IN BASILICATA NEL BIENNIO 2017/2018

Capitolo “Difesa dalle avversità animali” - volume primo - pag. 249-256

Autori: Arturo Caponero, Francesco D'Angella, Giovanni Lacertosa, G.R. Quinto

La mosca delle olive (Bactrocera oleae) è un dittero tefritide diffuso in tutte le zone olivicole del bacino del Mediterraneo che rappresenta il fitofago chiave dell'olivo ed in alcune annate il principale fattore limitante per le produzioni olivicole. Nel biennio 2017/2018 in un oliveto irriguo in agro di Montescaglioso (MT), sono state condotte due prove di campo al fine di valutare l'efficacia di alcuni prodotti sia chimici sia biologici nel controllo della mosca dell'olivo. Nel 2017, caratterizzato da un'estate calda e secca, la presenza del parassita nell'oliveto è stata molto limitata e non si sono registrati danni a carico delle olive. Nel 2018 invece, caratterizzato da un'estate non particolarmente calda e da un mese di ottobre mite ed eccezionalmente piovoso, si è avuto un notevole incremento delle popolazioni di mosca durante la fase di accrescimento e maturazione delle olive ed un attacco tardivo di notevole intensità. Nell'ultimo rilievo, eseguito un mese prima della raccolta, i prodotti a base di imidacloprid e dimetoato hanno consentito un discreto controllo del parassita, con efficacia rispettivamente pari a 60,2% e 51,9%; mentre i due prodotti biologici a base di caolino e Beauveria bassiana sono risultati inefficaci.Parole chiave: Bactrocera oleae, difesa integrata, efficacia insetticida

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