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Giornate Fitopatologiche 2006

Riccione (RN) - 27-29 marzo 2006

Persistenza di due nematocidi di contatto per il controllo di Meloidogyne incognita su melone. Risultati preliminari

Capitolo “Fitofagi e fitomizi” - volume primo - pag. 271-276

Autori: M. Basile, F.P. D'Errico , R. Giacometti

In laboratorio, in terreno fortemente infestato dal nematode galligeno Meloidogyne incognita, è stata condotta una prova per valutare la persistenza di due nematocidi di contatto (cadusafos e etopropos). I due prodotti messi a confronto sono stati incorporati nel terreno, mediante il veicolo acqua, il 15.05.05, trapiantando poi piantine di melone (cv Proteo) a differenti epoche (20.05.05; 27.05.05; 03.06.05; 10.06.05). A 10 giorni dal trapianto (eccetto il primo rilievo per le ultime tre date di trapianto) e ad intervalli di 10 giorni, per 40 giorni le tre piantine di ogni parcella sono state estirpate per la quantificazione degli esemplari all'interno degli apparati radicali e per la stima del grado di infestazione. Il cadusafos è apparso pi๠persistente dell'etoprophos. Parole chiave: cadusafos, etoprophos, Meloidogyne incognita

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