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Giornate Fitopatologiche 1996

S. Cristiana di Numana (AN) - 22-24 aprile 1996

Contenimento del riso crodo con interventi meccanici

Capitolo “Malerbe ” - volume primo - pag. 413-420

Autori: G. Airoldi, P. Balsari, A. Ferrero, A. Finassi

La ricerca e' stata articolata in una prima prova, svolta nel 1993-1994, mirata alla valutazione dell'efficacia dei mezzi meccanici nel controllo del riso erodo emerso prima della semina della colturae in una seconda sperimentazione (1995) finalizzata a determinare l'influenza delle tecniche di preparazione del letto di semina sull'emergenza di tale infestante. Nella prima esperienza sono state poste a confronto con i tradizionali sistemi di lotta chimici, effettuati su terreno preparato per la semina e dopo emergenza dell'infestante, tecniche basate sull'erpicatura e sull'aratura superficiale. Nella seconda prova sono stati messi a confronto con l'aratura tradizionale sistemi di ridotta o nulla lavorazione del terreno - erpicatura con erpice a dischi; erpicatura con erpice rotativo; non lavorazione. L'impiego di mezzi di lotta meccanici ha fatto registrare nel 1993 un controllo della malerba mediamente pari al 70% di quello raggiunto dal prodotto chimico e una conseguente riduzione del 30% della produzione della coltura. Nel 1994, invece, tale tecnica ha raggiunto risultati non statisticamente differenti rispetto al trattamento chimico. Nei due anni di sperimentazione gli interventi meccanici hanno permesso una riduzione della consistenza della banca semi di riso erodo nei primi 20 cm di terreno non statisticamente differente rispetto al trattamento chimico. I costi economici ed energetici sono risultati rispettivamente prossimi al 50% e al 30% di quelli relativi all'impiego del diserbante. La seconda esperienza ha messo in evidenza come l'emergenza delle plantale del riso erodo si avvantaggi di un ridotto smuovimento degli strati superficiali del terreno e, quindi, di un posizionamento il pià¹' possibile superficiale dei semi dell'infestante. La maggiore infestazione iniziale (prossima a 200 piante/m ) e' stata raggiunta sul terreno non lavorato, l'impiego di erpici - sia rotativo che ha dischi - ha determinato una riduzione del 50% dell'emergenza delle infestanti mentre l'aratura tradizionale ha ridotto l'infestazione iniziale a poco più di 30 piante/m.

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