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Giornate Fitopatologiche 1988

Lecce 16-20 maggio 1988

Residui dei Ditiocarbammati e Etu nella patata e nel pomodoro in seguito a trattamenti con mancozeb

Capitolo “Residui di Fitofarmaci” - volume terzo - pag. 397 -404

Autori: R. Boccelli, O. Curto, A.A.M. Del Re, C. Ghebbioni

In una prova sperimentale in pieno campo su patate e pomodoro, sono stati valutati al momento delle raccolta, i residui di mancozeb (come CS2) e del suo metabolita ETU (etilentiourea), in seguito a trttamenti con il formulato dithane M-45 a base di mancozeb.
Scopo del lavoro è determinare la quantità  di residui lasciati da trattamenti settimanali dopo la fioritura, con tempi di carenza di 21, 28 e 42 giorni. Allo scopo sono state fatte prove in due annate, in regioni pedoclimatiche differenti e tipiche per le colture in esame: sono stati allestiti complessivamente 5 campi sperimentali per il pomodoro e 5 per la patata. Nel pomodoro, anche usando dosi elevate di principi attivo e sospendendo i trattamenti 21 giorni prima della raccolta, si ottiene un livello di residuo notevolmente inferiore a quello permesso dall'attuale legislazione. Nella patata non si hanno residui nè di CS2 nè di ETU.

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