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Capitolo “Virus e virosi delle piante” - volume terzo - pag. 273-284
Autori: G.P Accotto , M. Conti , G. Lenzi, G. Mancini , P. Roggero
Il virus del vaiolo del susino (PPV) è stato rinvenuto per la prima volta in Piemonte, in un'area di modesta estensione a sud di Saluzzo, esclusivamente su albicocco e suoi portinnesti. La comparsa dl virus sembra da attribuirsi principalmente al fortuito impiego di materiale da propagazione infetto, ma sono stati accertati anche casi di diffusione secondaria ad opera di afidi. I sintomi tipici indotti da PPV su albicocco, sebbene spesso difficilmente individuabili perchà© ristretti a poche foglie e/o frutti, hanno consentito l'individuazione diretta delle piante infette. La diagnosi è stata completata mediante saggi sierologici ISEM ed ELISA. Le due tecniche hanno dimostrato identica sensibilità per il rilevamento di PPV in albicocco, confermando nella totalità dei casi la sua presenza in piante con sintomi.
In piante senza sintomi, cosଠcome in foglie senza sintomi di piante infette, con mezzi sierologici il virus è stato rilevato erraticamente. Nel 1982 e 1983 sono state controllate complessivamente 15.000 piante delle quali circa 1.400 sono risultate infette. I due principali focolai di infezione individuati nel 1982 sono stati distrutti. Sono state sperimentate varie tecniche di inoculazione per ottenere l'isolamento di PPV su Chenopodium foetidum Lam. e Nicotiana clevelandii Gray. I migliori risultati sono stati ottenuti impiegando come inoculo sospensioni virali parzialmente purificate.
Sono in corso indagini epidemiologiche su sorgenti naturali di infezione ed afidi vettori di PPV.
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