Giornate Fitopatologiche 1973

Capitolo “Insetticidi e lotta integrata” - volume unico - pag. 193-202

Autori: G. Briolini, P.L. Castellari

Da diversi anni, in tutto il mondo, si sperimentano nuove tecniche di lotta contro Cydia pomonella. In particolare, sono stati presi in considerazione metodi genetici, microbiologici e biologici in seso stretto. Mentre si attende che le ricerche diano i loro frutti, sembra opportuno razionalizza-re per quanto possibile la lotta chimica attualmente praticata, così da limitare i trattamenti al minimo indispensabile.
A questo scopo, si sono condotte esperienze in quattro frutteti in Emilia (Italia), durante gli anni 1970, 1971 e 1972. Mediante lo studio del ciclo biologico ed il campionamento, a regolari intervalli, delle popolazioni di adulti e di larve (con trappole luminose e con l'esame diretto dei frutti, rispettivamente), si sono potuti evitare trattamenti mutili (è stato infatti messo in evidenza un periodo di circa un mese, tra prima e seconda generazione, in cui pochissimi adulti sono presenti) e, d'altro canto, è stato possibile concentrare i trattamenti eseguiti, nei periodi di massima efficacia.
Come principio attivo è stato usato il Phosalone, allo 0,05%. Con 6-7 trattamenti annuali si sono avuti ottimi risultati; la percentuale di bacato alla raccolta è sempre stata inferiore all'l% ed è progressivamente diminuita nei tre anni di sperimentazione. Non è da escludere che il numero dei trattamenti possa essere ulteriormente ridotto, specialmente nei confronti della seconda generazione.
Si è anche sperimentato il criterio di intervenire solo quando un determinato valore di "soglia di infestazione" sia stato raggiunto, ossia quando la percentuale di fori di penetrazione supera 1'1,5%. Tale metodo, tuttavia, richiede ulteriore sperimentazione, per potere essere consigliato, o sconsigliato, con sicurezza.