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Sezione “Difesa dalle avversità animali” - volume primo - pag. 97-104
Autori: E. Angelini, E. Belgeri, C. De Gregorio, A. De Zorzi, V. Forte, M. Panzeri, M. Signorotto, A. Spada
Negli ultimi anni la normativa europea ha revocato diversi insetticidi sistemici ad alta persistenza, utilizzati per il controllo di Scaphoideus titanus, vettore delle Flavescenza dorata della vite, malattia di quarantena molto grave. Ne è derivata l'impellente necessità di approfondire le caratteristiche di efficacia e persistenza dei principi attivi attualmente ancora registrati, al fine di ridefinire valide strategie di lotta. Nel 2021 e 2022 sono state eseguite due prove sperimentali focalizzate ad approfondire la persistenza di acetamiprid su barbatelle di vite, sulle quali sono stati rilasciati esemplari della cicalina a diversi tempi dal trattamento. I risultati, simili nelle due annate, hanno mostrato una interessante persistenza, dato che anche i trattamenti eseguiti 12 giorni prima hanno inciso sulla vitalità dei giovani (L3-L5) del vettore. Come atteso, la mortalità è stata massima sugli esemplari rilasciati ad un giorno dal trattamento. In generale si può osservare che acetamiprid ha mostrato una persistenza tendenzialmente maggiore rispetto a flupyradifurone, che d'altra parte sembra agire più velocemente.Parole chiave: barbatelle, efficacia, flupyradifurone, giallumi della vite, insetticidi, vettore
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