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Giornate Fitopatologiche 2024

Bologna, 12-15 marzo 2024

LAMINARINA E ZOLFO NEL CONTENIMENTO DELL'OIDIO DEL MELO IN TRENTINO

Sezione “Difesa dalle malattie” - volume secondo - pag. 111-118

Autori: M. Mucci, A. Waldner

Negli anni 2022 e 2023 è stata condotta in Trentino una sperimentazione di campo per valutare la laminarina, induttore di resistenza nelle piante, nel contenimento dell'oidio del melo. Le prove sono state realizzate in un meleto della cv Gala con un disegno sperimentale a blocchi randomizzati. La laminarina (Vacciplant®), applicata con un intervallo di tempo tra 7 e 10 giorni, è stata confrontata con zolfo (Thiopron®) e la sua miscela con zolfo. Tutte le tesi sono state confrontate tra loro e con una strategia di difesa standard basata su fungicidi di sintesi attualmente registrati su melo. In entrambi gli anni di prova, al rilievo finale, la tesi testimone non trattata mostrava la quasi totalità delle foglie colpite (>90%) con valori elevati di gravità (57% nel 2022, 78% nel 2023). La laminarina in miscela con zolfo, similarmente alla tesi standard chimica, ha sempre garantito i migliori valori di efficacia (46% diffusione e 11% gravità nel 2022, 35% e 10% nel 2023). L'impiego in fitoiatria della laminarina quale induttore di resistenza, potrebbe contribuire a differenziare l'approccio alla difesa antioidica del melo. Sarà necessario raccogliere ulteriori evidenze sperimentali per ottimizzarne l'utilizzo in pieno campo.Parole chiave: Podosphaera leucotricha, induttori di resistenza, Vacciplant, Thiopron

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