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Sezione “Difesa dalle malattie” - volume secondo - pag. 371-378
Autori: V. Altieri, G. Fedele, V. Rossi
Il legno di potatura viene solitamente sminuzzato e lasciato sulla superficie o incorporato nel terreno del vigneto e può costituire una fonte d'inoculo per vari patogeni, compresi gli agenti delle malattie del legno. In questo lavoro, è stato studiato l'effetto del compostaggio in situ del legno di potatura sia su patogeni del legno sia sulla composizione microbica complessiva del legno di potatura. Un primo esperimento ha valutato l'effetto delle alte temperature che si raggiungono nel compost sulla vitalità di alcuni patogeni del legno della vite. Porzioni di legno di potatura prelevato da piante non sintomatiche sono state disinfettate, inoculate con Phaeomoniella chlamydospora, Phaeoacremonium minimum e Cadophora luteo-olivacea, incubate per un mese a 25°C, sottoposte a un trattamento termico a 60°C oppure mantenuti a 25°C. Il trattamento termico ha causato, già dopo 5 giorni di esposizione, la completa devitalizzare dei patogeni. Un secondo esperimento ha voluto mettere a confronto le tecniche tradizionali di gestione del legno di potatura con il compostaggio, andando a valutarne l'effetto sulla presenza e vitalità delle popolazioni patogene e della comunità microbica in generale. Il compostaggio ha ridotto in modo rilevante sia la quantità che la vitalità delle specie fungine associate alle malattie del legno.Parole chiave: compost, mal dell'esca, gestione del vigneto, trattamento termico, malattie del legno
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