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Sezione “Difesa dalle avversità animali” - volume primo - pag. 253-258
Autori: E. Marchesini, N. Mori, M. Pasini, G. Posenato, L. Tosi
Pseudococcus comstocki (Hemiptera: Pseudococcidae) è una specie segnalata per la prima volta in Italia nel 2004 su gelso e successivamente diffusa su melo, pero e pesco nelle regioni nordorientali dell'Italia. Dal 2018, sono state segnalate gravi infestazioni di questa cocciniglia nei vigneti, dove sono stati osservati danni diretti (sottrazione di linfa elaborata con sviluppo di melata e fumaggini) ed indiretti (rapida diffusione di viti colpite da virosi dell'accartocciamento fogliare, GLRaV3). In questo studio, durante le stagioni vegetative 2019-2021, sono state effettuate indagini di campo al fine di indagare la fenologia e l'ecologia di P. comstocki in alcune aree viticole venete. P. comstocki svolge tre generazioni all'anno, svernando come uova deposte sotto la corteccia all'interno di ovisacchi cerosi dall'aspetto cotonoso. La schiusura avviene nel mese di aprile in corrispondenza della crescita delle foglie, dove si nutrono gli stadi giovanili. Le femmine della prima generazione compaiono tra giugno e luglio. Le femmine della seconda generazione sono presenti dall'inizio di agosto fino a settembre, mentre quelle della terza compaiono da ottobre in poi. P. comstocki è una specie molto mobile; durante tutta la stagione vegetativa i giovani e le femmine pre-ovigere si spostano dagli organi legnosi delle piante a quelli vegetativi, e viceversa, per nutrirsi e deporre le uova. I maschi sono difficilmente osservabili in campo aperto, mentre i loro voli sono identificabili con l'uso di trappole a feromoni.Parole chiave: cocciniglia bianca di Comstock, fenologia, ecologia
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