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Giornate Fitopatologiche 2016

Chianciano Terme (SI) - 8-11 marzo 2016

RUOLO DELLA GESTIONE DELL’ACQUA IN RISAIA NELLA MITIGAZIONE DEL RISCHIO DI CONTAMINAZIONE DELLE ACQUE SUPERFICIALI DA PRODOTTI FITOSANITARI

Capitolo “Agrofarmaci, salute, ambiente” - volume secondo - pag. 37-46

Autori: F. De Palo, Aldo Ferrero, Silvia Fogliatto, Marco Milan, F. Vidotto

In questo lavoro si è fatto riferimento ai risultati di studi sulla dissipazione di alcuni diserbanti (cinosulfuron, pretilaclor, propanile e il suo metabolita 3,4 dicloroanilina, oxadiazon, imazamox e quinclorac) nelle acque di sommersione, in ingresso ed in uscita dalle risaie. Tutte queste sostanze nei primi 10 giorni dopo il trattamento (o la risommersione delle camere) hanno fatto registrare una degradazione compresa tra il 50 e il 90% della concentrazione iniziale riscontrata nelle acque. I dati sperimentali hanno evidenziato anche la presenza di un gradiente di concentrazione all’interno della risaia subito dopo il trattamento ed una contaminazione delle acque in ingresso assai inferiore a quella riscontrata nelle acque della risaia dopo il trattamento. Questi risultati suggeriscono di evitare, ove possibile, di far defluire nel sistema irriguo le acque di sommersione della risaia nel periodo compreso tra 7-10 giorni dal trattamento, di ripristinare lentamente la sommersione, di assicurare un buon livellamento del terreno nelle risaie, nonché di prevedere, nel caso di risaie interconnesse, una adeguata riduzione delle dosi di impiego nelle camere poste più a valle. Parole chiave: diserbanti, acque, risaia, contaminazione, mitigazione

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