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Capitolo “Difesa da insetti, acari, nematodi ” - volume primo - pag. 89-98
Autori: A. Allegri, L. Fagioli, E. Pasqualini, F. Pelliconi
La coltura del susino, molto diffusa in provincia di Ravenna, recentemente è diventata oggetto di forti infestazioni di Cydia funebrana. Scopo della presente verifica era quello di definire il momento ottimale di applicazione per alcuni p.a. di recente autorizzazione su susino (clorantraniliprole, thiacloprid, emamectina benzoato) nei confronti di C. funebrana. L’attività è stata condotta in un azienda storicamente infestata da popolazioni di rilevante entità del fitofago, ed il cui contenimento è sempre stato problematico. I prodotti sono stati applicati in tre diversi momenti: all’inizio dell’ovodeposizione (T0), all’inizio della schiusura delle uova (T1), e alla schiusura consolidata delle uova (T2). Dallo studio emerge un’efficacia maggiore di clorantraniliprole quando applicato in T0, e di thiacloprid ed emamectina benzoato in T1 e T2. Appare, inoltre, come un solo intervento insetticida per generazione sia insufficiente per il contenimento del fitofago. Dalla sperimentazione è anche emersa l’importanza della difesa nei confronti della prima generazione. Parole chiave: tignola del susino, clorantraniliprole, thiacloprid, emamectina benzoato
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