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Giornate Fitopatologiche 2014

Chianciano Terme (SI) - 18-21 marzo 2014

CONTENIMENTO DELLA BATTERIOSI DELL’ACTINIDIA IN PIEMONTE

Capitolo “Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 163-172

Autori: Laura Asteggiano, A. Bevilacqua, Michele Giraudo, C. Morone, Alan Pizzinat, Francesca Spinelli, Graziano Vittone

Il Piemonte è stato sino al 2010 la seconda regione italiana per produzione di actinidia (kiwi) con ben 4.850 ha di actinidieti ubicati nelle province di Cuneo, Torino e Vercelli. Negli ultimi 3 anni, la superficie interessata da questa coltura si è ridotta repentinamente di circa un terzo a causa del batterio Pseudomonas syringae pv actinidiae (Psa) e ammonta, ora, a 3.500 ha. L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di sviluppare una strategia di lotta preventiva al batterio. A tal fine, è stata valutata l’efficacia di prodotti ad attività battericida e/o batteriostatica, ad azione antagonista o che agiscono come induttori di resistenza. Durante i tre anni di sperimentazione alcuni prodotti, come l’acibenzolar-S-metile e l’ossido di rame al 75%, hanno evidenziato una capacità di contenere la diffusione del batterio, ma allo stesso tempo una elevata fitotossicità. Ciononostante, si rivela la necessità di impiegarli in strategia, in modo da assicurare una buona copertura delle piante per un ottimale funzionalità dei tessuti trattati. Parole chiave: kiwi, Pseudomonas syringae pv. actinidiae, difesa, battericidi, batteriostatici, induttori di resistenza

Note

Aggiungere Giordani L., Nari L. e Pavarino A. agli autori

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