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Giornate Fitopatologiche 2010

Cervia (RA) - 9-12 marzo 2010

MUFFA GRIGIA E CV PINOT GRIGIO: SFOGLIATURA, CALCIO E ORMONI POSSONO MIGLIORARE LA SITUAZIONE? RISULTATI DI ALCUNI ANNI DI SPERIMENTAZIONE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Capitolo “Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 355-362

Autori: A. Fabbro, G. Malossini, P. Sivilotti, M. Stocco

La muffa grigia (Botrytis cinerea Pers) e il marciume acido (Candida spp., Kloecklera sp., Acetobacter spp., ecc.) sono patologie che negli ultimi anni rivestono sempre maggiore importanza in Friuli Venezia Giulia, sia per la grande diffusione di varietà a grappolo compatto (cv Pinot grigio, Sauvignon, Pinot bianco, Traminer), sia perché nelle ultime annate (2001-05) si è assistito a periodi di intensa piovosità tra l’invaiatura e la vendemmia. A partire dal 2007 presso l'Ersagricola Az. Pantianicco è iniziata una sperimentazione volta a valutare l'effetto di diverse tecniche di sfogliatura (per aspirazione, pneumatica) eseguite in diverse epoche (pre-fioritura, post-fioritura) sullo sviluppo di muffa grigia e marciume acido. Altre sperimentazioni hanno invece indagato anche il ruolo degli ormoni (gibberelline, auxine) e del calcio (diverse tipologie di prodotti). Anche se nelle tre annate considerate il danno da muffa grigia è stato molto limitato, dai risultati ottenuti emerge chiaramente un effetto positivo delle tecniche di sfogliatura, mentre non è costante l'effetto degli ormoni e del calcio. Effetti secondari, ma non di minore importanza, sono emersi anche riguardo alla compattezza dei grappoli. Parole chiave: Pinot grigio, acido gibberellico, sfogliatura, Botrytis cinerea, compattezza grappolo

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