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Capitolo “Funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 623-630
Autori: A. Arcaroli, I. Camele, V. Candido, F. Lacarpia, L. Lanzellotti, C. Luciani, D. Mancone, V. Miccolis
Si riportano i risultati di una ricerca condotta nel 2006 e 2007 a Lavello (PZ) con l'obiettivo di valutare la risposta produttiva di alcuni genotipi di pomodoro da industria resistenti al Tomato spoted wilt virus (TSWV). Ogni anno sono state considerate due epoche di trapianto (I. medio-precoce e II. medio tardiva). àˆ stato adottato lo schema sperimentale a parcelle suddivise collocando nei parcelloni le epoche di trapianto e nelle parcelle i genotipi di pomodoro. I dati agronomici hanno considerato gli aspetti quanti-qualitativi della produzione. Sono state effettuate indagini di campo ed analisi in laboratorio (ELISA, IME) per verificare la presenza o meno di TWSV e/o di altri virus nelle piante in prova. Per le stesse piante è stata anche valutata l'incidenza delle fitoplasmosi. I risultati ottenuti hanno evidenziato che "Perfectpeel", la cultivar testimone (TSW non resistente), si è confermata molto produttiva nei due anni, caratterizzati da una bassa presenza di infezioni virali; tra i genotipi di nuova costituzione "Vespro" e "Suerte" si sono distinti per la loro produttività medio-alta e, "Candia", per l'elevata qualità delle bacche. Le indagini virologiche hanno accertato l'effettiva esenzione da infezioni da TSWV dei 9 genotipi di pomodoro TSWV-resistenti. Infine, le infezioni fitoplasmatiche hanno avuto una differente incidenza nei genotipi in prova. Parole chiave: produzione, virus, fitoplasmi, TSWV, resistenza
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