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Capitolo “Funghi, batteri, virus” - volume secondo - pag. 215-226
Autori: A. Brunelli , P. Flori, P. Gianati
In una serie di prove parcellari condotte in diversi anni (1995-2021) sono stati saggiati i più recenti fungicidi proposti per la lotta contro la ticchiolatura del melo, a confronto con prodotti già noti. Si è operato in presenza di un elevato potenziale d'inoculo e i trattamenti sono stati effettuati su base cadenzata a partire dalla ripresa vegetativa fino all'ingrossamento dei frutti, con turni diversi a seconda della categoria di prodotto e tendenzialmente allargati rispetto alla norma. I risultati sono stati complessivamente buoni ma variabili e non sempre ottimali, anche in relazione alla pressione infettiva e all'andamento climatico, e possono essere così sintetizzati: fra gli IBS il recente difenoconazole ha evidenziato una capacità protettiva nell'insieme superiore rispetto ai prodotti precedenti; relativamente più efficaci si sono dimostrati la anilinopirimidine (cyprodinil e pyrimethanil) e gli analoghi delle strobilurine (kresoxim-methyl e trifloxystrobin), che hanno consentito un allungamento dei turni d'intervento fino a, rispettivamente, 8-10 e 10-13 giorni; una soddisfacente attività è stata dimostrata dal recente fluazinam applicato a turni settimanali. Peraltro la possibilità di utilizzare le suddette cadenze allargate è apparsa, in alcuni casi, compromessa dalla elevata pressione infettiva e dall'andamento climatico.
Parole chiave: melo, ticchiolatura, difesa, IBS, strobilurine, anilinopirimidine.
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