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Giornate Fitopatologiche 2002

Baselga di Pinè (TN) 7-11 aprile 2002

L'inerbimento con trifoglio sotterraneo come mezzo di controllo delle infestanti nel pescheto e nel vigneto.

Capitolo “Piante infestanti” - volume primo - pag. 289-296

Autori: E. Campiglia, R. Paolini

Se gestita adeguatamente in sistemi in cui se ne possa minimizzare l'interferenza competitiva con la coltura, la vegetazione erbacea negli arboreti può avere effetti nettamente positivi, compreso quelo di un efficace controllo delle infestanti. Questo lavoro discute tale effetto in pesco e vite inerbiti con trifoglio sotterraneo nel periodo 1998/00 in due aziende laziali (RM). Nel pescheto, rispetto alla tesi con lavorazioni ripetute, l'inerbimento con trifoglio (cv. Karridale e Trikkala) ha ridotto del 90% la biomassa infestante nel periodo primaverile-estivo, specie a causa dell'effetto pacciamante del trifoglio lasciato in situ dopo 2 sfalci a fine marzo e inizio di maggio. A tale effetto ha corrisposto una produzione di pesche in media del 19% pi๠alta. Nel vigneto, rispetto al caso di inerbimento naturale, quello con trifoglio (cv. Denmark e Karridale) ha ridotto mediamente del 55% la biomassa infestante nel periodo primaverile-estivo, con comportamento simile a quello verificato nel pescheto. L'effetto è stato maggiore nel 2000, allorchà© le tesi con trifoglio hanno dato una produzione di uva pi๠alta del 16%.
Parole chiave: trifoglio sotterraneo, pescheto, vigneto, inerbimento, competizione.

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