Giornate Fitopatologiche 2000

Capitolo “Distribuzione dei Fitofarmaci ” - volume primo - pag. 239-244

Autori: P. Balsari, G. Oggero, M. Tamagnone

Il fine di desumere indicazioni sulla quantità  di miscela che si deposita sulla superficie esterna una macchina irroratrice per i trattamenti alle colture arboree durante l'esecuzione degli stessi soo state condotte due serie di prove. Inizialmente, per valutare quali fossero le parti della macchina pi๠soggette a sporcarsi di prodotto è stato impiegato un atomizzatore ad aeroconvezione falciato con teli di plastica e si è valutato, in diverse condizioni operative la quantità  di adotto che si depositava sulle varie parti della macchina. In un seconda fase si è voluto verificare in che modo le caratteristiche costruttive e le modalità  operative potessero influire [l'aspetto esaminato. Tali prove sono state condotte impiegando un atomizzatore ad aeroconvezione, con aspirazione anteriore, e uno con aspirazione posteriore disponendo sia delle capsule Petri che delle cartine assorbenti nei punti del serbatoio che erano risultati pi๠soggetti ad imbrattarsi di prodotto. Dalla sperimentazione effettuata è emerso che la maggior parte del prodotto che cade sulla macchina (93%) si concentra nella fascia attorno alla ventola e pi๠in generale la parte posteriore della irroratrice stessa, e che in media la ventola disposta anteriormente comporta un maggior (7,5 ml/cm₂ min, +20%) imbrattamento della macchina irroratrice. L'impiego di pressioni di esercizio ridotte, dal canto loro, si traduce in un maggior quantitativo 10%) di prodotto che si deposita sulla macchina irroratrice.