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Giornate Fitopatologiche 2000

Perugia 16-20 aprile 2000

Moria del nocciolo: un triennio di prove di campo con Acibenzolar-S-Methyl, induttore di resistenza sistemica acquisita

Capitolo “Funghi e batteri ” - volume secondo - pag. 379-384

Autori: M. Egitto, A. Leonelli, R. Liguori, D. Moretti, M. Nobile, M. Scortichini, B. Valentini

La moria del nocciolo, causata da Pseudomonas avellanae, è una fitopatia che può portare a morte alberi giovani e alberi in produzione nel breve volgere di poche settimane. Al fine di verificare l'eficacia dell'acibenzolar-S-methyl nei confronti della moria, sono state effettuate prove di campo in aziende corilicole delle province di Viterbo, Roma e Frosinone colpite dalla "moria". La concentrazione minima in grado di fornire un buon contenimento della fitopatia senza indurre effetti fitotossici alla vegetazione è stata di 5 g/hl (50 g/ha) di formulato al 50% di p.a. Il numero medio di trattamenti ritenuto pi๠idoneo a ridurre significativamente il numero di alberi e di branche morte lungo la stagione vegetativa è di 5, da effettuarsi preferibilmente da fine aprile a metà  agosto. Nel caso di aziende dove annualmente viene effettuata la "rimonda" degli alberi malati, la riduzione del numero di alberi e di branche morte è del 25-30% rispetto al testimone trattato solamente con ossicloruro di rame durante la caduta delle foglie e alla ripresa vegetativa. L'acibenzolar-S-metil, induttore di resistenza sistemica acquisita (SAR) si propone come valido ausilio per il contenimento della moria.
Parole chiave: acibenzolar-S-metil, "moria" del nocciolo, Pseudomonas avellanae, SAR.

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