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Giornate Fitopatologiche 2000

Perugia 16-20 aprile 2000

Difesa antioidica ed effetti collaterali su botrite e marciume acido.

Capitolo “Funghi e batteri ” - volume secondo - pag. 227-230

Autori: D. Bevione, A. Morando, P. Morando, G. Ravizza

Nel 1999 in due vigneti di "Moscato bianco" siti rispettivamente in provincia di Asti e di Cuneo, nella zona storica di produzione di quest'uva, sono state condotte prove di lotta antioidica impiegand prodotti del commercio e altri sperimentali. Tutti i prodotti utilizzati, anche i siglati che non posseggono un'azione diretta contro l'oidio, sono riusciti a contenere la malattia in modo significativo. I risultati migliori sono stati ottenuti da trifloxystrobin, quinoxifen, tebuconazolo, tetraconazolo, penconazolo, azoxystrobin, tetraconazolo alternato con Ampelomyces quisqualis e miclobutanil + zolfo. Una discreta protezione, comunque non sufficiente è stata assicurata dal siglato PSKD99, mentre non risulta accettabile, anche se ancora significativa, quella prodotta dal siglato INT/99. Mediamente, sia pure con differenze tra le due prove, quasi tutti i prodotti impiegati hanno manifestato un'azione collaterale contro Botrytis cinerea e in qualche caso contro il marciume acido. In questo senso si staccano da tutti gli altri in positivo trifloxystrobin e azoxystrobin.
Parole chiave: vite, "Moscato bianco", Uncinula necatrix, Botrytis cinerea, marciume acido.

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