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Giornate Fitopatologiche 1998

Scicli e Ragusa 3-7 Maggio 1998

Trattamenti fitoiatrici in un vigneto: valutazione di diversi metodi di applicazione, dei residui e delle perdite a terra

Capitolo “Fitofarmaci negli alimenti e nell'ambiente” - volume unico - pag. 65-70

Autori: A. Leandri, V. Pompi, E. Raparelli, D. Vannucci

In un vigneto sono state confrontate 3 diverse modalità  di trattamento con le stesse quantità  di p.a.: uno elettrostatico a 200 l/ha e due non elettrostatici a 200 e 600 l/ha. Le caratteristiche dela distribuzione sono state valutate con campionatori disposti tra la vegetazione all'altezza del grappolo, sui grappoli stessi e a terra. I risultati evidenziano che il trattamento elettrostatico a basso volume fornisce una copertura percentuale della stessa entità  del trattamento a maggior volume; la stessa situazione si ha per le perdite a terra negli interfilari. Differenze si hanno per i dati ottenuti nel trattamento a basso volume non elettrostatico (metà  della superficie coperta e 50% in pi๠di perdite a terra). Il residuo presente sul grappolo è maggiore con i 200 l/ha dell'elettrostatico sia rispetto ai 200 l/ha che ai 600 l/ha del non elettrostatico. Viene anche messo in evidenza un maggior effetto antideriva sull'elettrostatico rispetto ai 200 l/ha e, soprattutto, ai 600 l/ha.
Parole chiave: vite, tecniche di applicazione, residui, deriva

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