Giornate Fitopatologiche 1998

Capitolo “Fitofarmaci negli alimenti e nell'ambiente” - volume unico - pag. 23-28

Autori: A. Angioni, F. Cabitza, P. Cabras, V.L. Garau, M. Melis, M. Pala, F.M. Pirisi

E' stato studiato il destino dei residui di benalaxyl, dimethoate, iprodione, metalaxyl, phosalone, procymidone e vinclozolin durante il processo di essiccazione al sole e in forno. Il processo di essccazione provoca un fattore di concentrazione di un fattore 4, mentre la diminuzione del residuo durante i due processi di essiccazione è differente per i diversi fitofarmaci. Durante l'essiccazione al sole il livello dei residui nell'uva passa era identico a quello nel frutto fresco per il benalaxyl, metalaxyl e il phosalone, mentre era pi๠alto per l'iprodione (1,6) e pi๠basso per il vinclozolin e il dimethoate (1/3 e 1/5 rispettivamente). L'essiccazione in forno era preceduta da un lavaggio, che causava una diminuzione del 57% e 41% rispettivamente per iprodione e procymidone, mentre non veniva riscontrata nessuna variazione negli altri fitofarmaci. L'essiccazione in forno provocava un incremento di 2,7 per il phosalone, non portava a nessuna variazione per il benalaxyl, metalaxyl, procymidone e una diminuzione per vinclozolin e dimethoate. L'effetto del sole era maggiore per il phosalone ed il vinclozolin mentre il forno era maggiormente efficace sull'iprodione e il procymidone in maggior misura dovuto al lavaggio che alla disidratazione. Gli esperimenti effettuati con un sistema modello hanno dimostrato come la diminuzione del dimethoato sia da attribuire al calore, mentre il benalaxyl, il procymidone e il phosalone diminuiscono per codistillazione e l'iprodione ed il metalaxyl per i due effetti combinati.
Parole chiave: uva passa, processo di essiccazione, fitofarmaci, residui