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Giornate Fitopatologiche 1998

Scicli e Ragusa 3-7 Maggio 1998

Effetti diretti e collaterali di tre dosaggi di azoto sull'ecosistema vigneto

Capitolo “Fitofagi e fitomizi” - volume unico - pag. 269-274

Autori: G. Gay Eynard, S. Lembo, A. Morando

Nel triennio 1995-97 in tre distinti vigneti rispettivamente su "˜Moscato bianco', "˜Dolcetto' e "˜Nebbiolo', operando con lo stesso schema a blocchi randomizzati, sono state somministrate dosi crecenti di azoto (0, 40, 80, 160 unità /ha) in un unico intervento primaverile. Nel corso dell'anno sono stati eseguiti i seguenti rilievi: sviluppo delle infestanti, grado di attacco di diversi parassiti (peronospora, oidio, Botrytis cinerea, acari, cicaline), presenza di ausiliari predatori (fitoseidi) e principali parametri quanti-qualitativi della produzione e massa del legno di potatura asportato in inverno. Le differenze sono apparse contenute tenendo conto delle sostanziali differenze degli apporti azotati. A seguito della somministrazione delle dose maggiori si è osservato un aumento nell'attività  vegetativa che nelle viti pi๠vigorose pi๠giungere a riflettersi negativamente sulla produzione di uva. Sulle viti pi๠deboli, invece, con le dosi pi๠elevate si è avuto un incremento nel peso dell'uva con riflessi sfavorevoli sulla maturazione del frutto. Risulta chiaramente confermato che un'eccessiva nutrizione azotata rende la vite pi๠sensibile agli attacchi dei citati parassiti fungini e fitomizi, con conseguente rischio di ricorso ad un maggior numero di interventi fitoiatrici.
Parole chiave: vite, dosi di azoto, qualità  dell'uva, malattie e fitomizi

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