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Giornate Fitopatologiche 1992

Copanello (CZ) 21-24 aprile

Determinazione del Fenbutatin ossido e della sua persistenza in pesche e nettarine.

Capitolo “Distribuzione dei Fitofarmaci ” - volume terzo - pag. 351-360

Autori: P. Cabras, D. Falqui, M.G. Martini, L. Maxia, A. Melis, M. Pala, C. Tuberoso

E' stato sviluppato un metodo nuovo e rapido per la determinazione del Fenbutanin ossido ed è stato impiegato per studiare la persistenza del residuo in pesche e nettarine. Il pesticida è stato deteminato nei frutti mediante una colonna ODS 2 impiegando come fase mobile una miscela di metanolo/HCl 10 -3; M 93:7 (v:v) + NaCl 0,3 g/l al flusso di 1,0 ml/min e lunghezza d'onda a 205 nm. Con queste condizioni il limite di determinazione era di 0,05 ppm. I recuperi erano compresi tra 90,6-101,3% per le pesche e le nettarine fortificate con quantità  di antiparassitario di 0,05 1,00 e 5 ppm. E' stata studiata la persistenza del residuo di Fenbutatin oxide in campo e in serra sulle pesche e sulle nettarine. Durante l'esperimento la diminuzione del residuo era causato principalmente dall'incremento in peso dei frutti. L'elevata stabilità  di questo pesticida rende trascurabili gli effetti delle condizioni ambientali sulla velocità  di degradazione dei residui.

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