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Giornate Fitopatologiche 1986

Riva del Garda 24-27 marzo 1986

Osservazioni su alcuni metodi di diagnosi del virus dell'arricciamento della vite con particolare riferimento al saggio sierologico immunoenzimatico

Capitolo “Sessione \” - volume primo - pag. 479-488

Autori: A.R. Babini, R. Credi , C. Tosi

La tecnica ELISA è stata usata per accertare la presenza del virus dell'arricciamento della vite (GFV) e quella del mosaico dell'arabis (ArMV). Allo scopo, venivano saggiate piante di Vitis rupestris"St. George" con sintomi di maculatura infettiva e/o arricciamento, precedentemente inoculate con innesti di gemme prelevate da presunti-cloni di svariati vitigni di V. vinifera. Inoltre venivano saggiate direttamente piante-madri degli stessi, risultate esenti da virus ai saggi biologici.
Tutti i presunti-cloni controllati con questa tecnica risultavano esenti da ArMV mentre di 153 piante di "St. George" saggiate, 19 davano reazione positiva per il GFV. Al contrario, nessuna delle 130 piante-madri risultava infetta dal virus. GFV veniva accertato con successo sia in campioni fogliari raccolti a primavera che in gemme dormienti prelevate in dicembre. I tessuti fogliari si rivelano la migliore fonte di antigene virale per i saggi ELISA.
In prove di trasmissione meccanica su piante ospiti erbacee, dai 19 presunti-cloni infetti da GFV si evidenziava la presenza del virus su 12 di questi, ottenendo sintomi sistemici su Chenopodium quinoa, Gomphrena globosa e C. amaranticolor. Di 57 tentativi di trasmissione solo in 23 casi si avevano reazione positive. C. quinoa appariva la pianta indicatrice pi๠sensibile. Il saggio su "St. George" risultava il metodo di accertamento pi๠affidabile rispetto a quello delle piante indicatrici erbacee.

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