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Capitolo “Lotta contro funghi e batteri” - volume secondo - pag. 253-264
Autori: D. Pancaldi
Da una sperimentazione biennale condotta nella provincia di Bologna su diverse cultivar di grano tenero("Irnerio", "Gemini", "Manital", "Centauro") tendente a verificare la validità fitoiatrica nelladifesa di tale coltura da oidio (Erysiphe graminis DC. f.sp. tritici March.) e ruggini (Puccinia striiformis West., Puccinia recondita Rob. ex Desm.f.sp. tritici Eriks.et Henn., Puccinia graminis Pers.f.sp. tritici Eruiks.et Henn.) in rapporto all'epoca di applicazione ed alla suscettibilità varietale, è emerso che l'impiego in spigatura di triadimefon, triadimenol, propiconazole, fenpropimorph e fluatriafol (non ancora in commercio in Italia) garantendo rispetto all'applicazione in levata e in botticella, una migliore protezione consente incrementi produttivi economicamente convenienti più elevati ed aggirantisi attorno al 7-10%. L'aggiunta di uno o più partner (carbedazim, captafol) al fungicida principale (triadimefon, triadimenol, flatriafol) non ha mai aumentato la produttività della coltura. Solamente le cultivar più sensibili alle succitate crittogame ("Irnerio" e "Gemini") beneficiano positivamente ed in maggior misura dell'intervento fitoiatrico in spigatura.
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