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Giornate Fitopatologiche 1973

Impostazione di un programma di lotta contro la tracheoverticilliosi (Verticillium Dahliae Kleb.) ed acquisizioni terapeutiche iniziali

Capitolo “Anticrittogamici ” - volume unico - pag. 429-435

Da alcuni anni viene segnalata con sempre maggior frequenza anche in Italia (Veneto, Emilia, ecc.), una nuova malattia della vite denominata "tracheoverticilliosi" (Verticilliwn dhaUcm Kleb.), che detrmina preoccupanti fenomeni di moria nei vigneti di recente impianto.
Essa può presentarsi in forma acuta, oppure cronica, causando disseccamenti più o meno rapidi che interessano soprattutto la parte epigea della pianta, mentre le manifestazioni interne sono caratterizzate da macchie color ruggine nel legno - i cui vasi conduttori risultano parzialmente ostruiti da essudati gommosi - specialmente nella zona del colletto, ovvero subito sopra il punto d'innesto.
Per analogia con gli indirizzi terapeutici già  propugnati per altre colture legnose ed erbacee, si sono iniziate delle razionali prove di lotta basate sull'impiego di fungicidi endoterapici considerati idonei a priori (Benomyl, Tiofanate-metil) ed applicati al terreno secondo tesi diversificate tra di loro per la natura del formulato, nonchè per le dosi e le epoche di intervento.
Le risultanze terapeutiche sono apparse estremamente significative già  al termine del primo anno per cui si è ritenuto d'interesse generale il divulgarle, mentre l'attività  sperimentale prosegue ulteriormente, al fine di raccogliere dalla stessa ulteriori elementi probatori e conclusivi sull'importante problema di patologia viticola.

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