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Giornate Fitopatologiche 1971

Venezia - Udine, 11-14 Maggio 1971

Ricerche e prove di lotta contro il Nematode dorato della Patata (Heterodera rostochiensis Woll.)

Capitolo “Acaricidi, Nematocidi, Rodenticidi” - volume unico - pag. 669-678

Autori: R. Tacconi, A. Ugolini

Viene segnalata per la prima volta la presenza in provincia di Forlì del Nematode dorato della Patata (Heterodera rostochiensis Woll.) e se ne riportano le principali caratteristiche biometriche.
Dopo aver accennato brevemente all'importanza economica e alle attuali possibilità  di difesa da questo fitofago, si riferisce su una prova di lotta in cui sono messi a confronto alcuni nematocidi ad azione "fumigante" (D.D. a kg 600,80/Ha; D.D. + Metilisotiocianato a kg 457,90/Ha; Dicloropropilene a kg 323,50/Ha) e un recente principio attivo granulare ad azione sistemica (Aldicarb a kg 4 e kg 6/Ha, rispettivamente con distribuzione localizzata e su tutte la superficie parcellare). Tutti i prodotti hanno fornito risultati altamente significativi nei confronti del testimonio, per quanto riguarda la produzione.
Dai campionamenti delle cisti e delle larve del Nematode si è dimostrato che tali prodotti, pur consentendo un'ottima difesa dal fitofago, non sono stati in grado di provocare una sensibile riduzione della popolazione di H. rostochiensis e, pertanto, la loro azione si esaurisce nell'anno dell'impiego. Si è rilevato, inoltre, che il prodotto sistemico manifesta una notevole attività  contro la Leptinotarsa decemlineata.
Si afferma, quindi che, nell'ambiente pedo-climatico considerato e con livelli di infestazione di 0,33 cisti/g di terreno, è consigliabile intervenire annualmente con mezzi chimici per evitare i danni dell'H. rostochiensis e assicurare una produzione remunerativa.
Viene inoltre auspicata, ove possibile, la combinazione di metodi agronomici (rotazioni "larghe", con ritorno della solanacea dopo parecchi anni) con i trattamenti nematocidi prima della semina della Patata.
Per quanto riguarda le possiblità  d'impiego dell'Aldicarb, infine, posto l'accento sull'elevata tossicità  acuta e sulla notevole persistenza di tale principio attivo, se ne prevede una possibile utilizzazione solamente nelle colture di Patate da seme.

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