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Giornate Fitopatologiche 1969

19-20 maggio

Accertamenti eziologici e prove di lotta contro il disseccamento del grappolo d'uva.

Capitolo “Fungicidi” - volume unico - pag. 437-450

Autori: N. Rizzotto , D. Rui

II "disseccamento del rachide" del grappolo d'uva è una ampelopatia abbastanza diffusa in diversi Paesi viticoli (Germania, Francia, Svizzera, Austria, Italia, ecc.), soprattutto su taluni vitigni paticolarmente recettivi e dove concorrono condizioni climo-pedologiche favorevoli, rappresentate principalmente da basso tenore di Ca e Mg in con-
K fronte del potassio, cosicchè il rapporto K/(Ca + Mg) nei grappoli malati risulta alquanto elevato rispetto a quello dei sani. Inoltre, secondo Steliwaag-Kittler e Gà rtel il fenomeno sembra doversi correlare ad un abbassamento sensibile, in determinate fasi fenologiche della pianta, delle riserve auxiniche, nonchè alla rottura dell'equilibrio idrico della pianta stessa allorquando si verificano periodi piovosi (oppure dopo irrigazioni di soccorso) seguiti da repentine ed intense fasi di alidore, con relativi aumenti della temperatura dell'aria e conseguente accentuazione della traspirazione sia stomatica, che cuticolare.
Altri fattori che concorrono in maniera più o meno importante a favorire la comparsa della manifestazione sono la compattezza dei grappoli (nel senso che quelli spargoli risultano pi๠soggetti ai fenomeni ossidativi e traspiratori), le abbondanti concimazioni azotate (con particolare riguardo a quelle ammoniacali), l'innesto su piede americano, l'impiego irrazionale di fungicidi organici in funzione antiperonosporica, ecc.
I primi sintomi (sintomi primari) che caratterizzano il "disseccamento del rachide" sono rappresentati da depressioni necrotiche a contorno ben definito, di larghezza da qualche mm. ad 1 cm., piuttosto allungate, che presentano talvolta una leggera torsione e che si trovano preferibilmente localizzate sulle ramificazioni del grappolo. Successivamente, in rapporto all'andamento idropedologico, le depressioni in parola si evolvono fino a circondare interamente i peduncoli degli acini, ovvero i racimoli e l'asse principale del grappolo (sintomi secondari), talchè la circolazione della linfa viene ostacolata, mentre gli acini stessi avvizziscono, cambiano di colore ed assumono sapore fortemente acidulo.
La fisiopatia provoca perdite notevoli (perfino del 70-80%) soprattutto durante l'epoca dell'invaiatura, nonchà© al momento della fioritura.
In relazione - fra l'altro - a quanto concordato in recenti incontri internazionali (Colmar, Bolzano) a cui hanno partecipato rappresentanti dei principali Paesi europei interessati al problema, si è proceduto da parte degli AA. all'impostazione ed esecuzione nelle Venezie, di una vasta attività  sperimentale di campagna, con lo scopo precipuo di raccogliere probanti elementi circa l'eziologia della manifestazione, nonchà© di affinare le circostanze sui metodi di lotta, onde ottenere soddisfacenti risultati terapeutici. Come evince in esteso dalla relazione tale lavoro è stato svoltò principalmente durante il biennio 1967-68 e le risultanze del medesimo - opportunamente raccolte e vagliate - consentono di valutare positivamente l'impiego di determinati prodotti tra cui è dato menzione la miscela di cloruri di calcio e di magnesio, il Sorbitelo, il Fruitene e la poltiglia bordolese aggiunta di Phaltan; infatti, da essi si può ritrarre un notevole vantaggio poichè i danni vengono ridotti mediamente del 30-50%, mentre appare nel contempo conveniente l'adozione di concimazioni bilanciate, la diffusione di vitigni a grappolo non spargolo e la riduzione delle cause che incentivano il fenomeno traspiratorio.

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