Giornate Fitopatologiche 1967

Capitolo “Diserbanti” - volume primo - pag. 511-522

Autori: G.C. Bongiovanni

Viene brevemente passata in rassegna la situazione del diserbo chimico della bietola da zucchero in Italia, esaminando le ragioni della modesta diffusione della pratica nel nostro Paese, nonchè i vanaggi e gli inconvenienti offerti dal trattamento eseguito prima della semina, prima e dopo l'emergenza della coltura.
Sono riferiti la metodologia seguita per l'impianto di sei prove di diserbo condotte nel 1966, riguardanti applicazioni di pre-semina e post-emergenza, e i risultati ottenuti.
Nel trattamento di pre-semina hanno fornito buoni risultati il lenacil 80% a kg 1,3/ha, l'endothal 19,2% a l 11/ha e il PCA 80% a kg 3/ha, mentre in quello di post-emergenza si è messo in luce il fenmedifam 20% (prodotto sperimentale a base di un carbammato sostituito) a l 12/ha, seguito dal lenacil 80% a kg 2,3/ha e poi dal PCA 80% a kg 5,5/ha.
Circa la fitotossicità  manifestata dai prodotti è stato registrato un arresto vegetativo causato dall'endothal e perdite nel numero e nel peso delle bietole provocate dal lenacil. Il maggiore margine di sicurezza presentato dal PCA dovrebbe essere tenuto presente per l'impiego su semine di precisione, pi๠danneggiate da eventuali riduzioni nell'investimento. Il lenacil d'altra parte permette il diserbo chimico pi๠economico e sarebbe particolarmente idoneo per il trattamento in pre-semina dei bietolai in semina autunnale.
Si conclude auspicando maggiore interesse dei ricercatori sui due tipi di intervento esaminati, allo scopo di giungere anche nel nostro Paese a una notevole diffusione del diserbo chimico della bietola.