Giornate Fitopatologiche 1963

Capitolo “Insetticidi” - volume unico - pag. 135-139

Autori: G. Celli, A. Ugolini

Quanto è noto attualmente sull'efficacia degli interventi chimici contro le crisalidi ibernanti di Leucoptera scitella Zell. presenta alcune discordanze, probabilmente dovute ai diversi metodi seguit nelle sperimentazioni.
Nella prova effettuata si sono messi a confronto i seguenti prodotti: olio giallo (olio minerale 85per cento + DNOC 2,5 per cento) al 3,5 per cento; olio antracenico (olio antracenico 65 por cento + DNOC 1 per cento) al 4 per cento; olio bianco attivato (olio min. al 90 per cento di insolfonabilità , 84 per cento + Parathion 3,5 per cento) all'1,5 per cento. I primi due prodotti sono stati distribuiti il 15 marzo e il terzo il 12 aprile 1963, con una normale motopompa a lance.
I criteri seguiti per l'esame dei risultati, esposti in dettaglio nel lavoro, consistevano nel conteggio degli adulti sfarfallati da campioni di bozzoletti prelevati da ogni parcella dopo il trattamento e tenuti in laboratorio (tesi olio giallo, olio antracenico e testimone) e inoltre nella valutazione delle infestazioni in campo, mediante conteggio delle mine fogliari. I dati ottenuti, elaborati statisticamente, non appaiono significativi rispetto al testimone. La scarsa efficacia dei prodotti impiegati va ricercata essenzialmente nelle modalità  di ibernamento dell'insetto, le cui crisalidi, riparate sotto la corteccia e protette dagli ammassi pluristratificati dei bozzoletti, difficilmente vengono raggiunte dagli insetticidi. Appare quindi improbabile riuscire ad ottenere un soddisfacente controllo del minatore esclusivamente con la lotta invernale.
Da notare inoltre, che si è osservata una bassa percentuale di sfarfallamento del Lepidottero e una totale rarefazione dei parassiti, che contribuivano efficacemente a contenere il fitofago.